L’intelligenza artificiale:
Le tecnologie evolvono e ognuno di noi deve fare, prima o poi, i conti con l’intelligenza artificiale. L’immagine di questa testata è stata creata da Openart.ai. Il prompt è stato chiaro e preciso: crea una foto realistica con una giovane coppia che si bacia, un bicchiere di vino rosso e della frutta gialle esageratamente grossa. Sembra una richiesta stravagante ma non ha bloccato né sconvolto l’AI e in qualche secondo sono apparse due scelte. La creazione di Openart non è cosi comune anzi sorprende per la sua complessità.
L’elemento che colpisce immediatamente l’occhio è quel pompelmo gigante dalla forma esageratamente oblunga. Il suo colore giallo cosi vivace illumina tutto l’insieme e amplifica il contrasto tra il giallo e il nero dello sfondo scuro. Gli altri frutti presentati al primo piano sono sistemati in modo armonioso. Ci sono delle prugne gialle voluminose, forse un limone, dell’uva molto matura (sembra l’uva da tavola Cardinal) e due pere rosse o due manghi. L’IA crea una composizione simile allo stile pittoresco del Caravaggio: sembra una natura morta.
Al secondo piano, una coppia, l’uno di fronte all’altra è rappresentata di profilo. Sono entrambi nudi (si tratta solo di un errore del prompt:non era specificato come erano vestiti). L’uomo e la donna allungano il collo con l’intensione di baciarsi ma il bicchiere di vino si sta muovendo verso la bocca del ragazzo. L’oggetto è animato e suggerisce al soggetto di berlo! Il bicchiere tenta di fuorviare l’intenzione del ragazzo di avvicinare le labbra a quelle della ragazza. Il messaggio è chiaro: Meglio bere che amare. O forse la scelta sarà ambedue, come lo scrisse Johann Wolfgang von Goethe:
“Una donna e un bicchiere di vino soddisfano ogni bisogno,
chi non beve e non bacia è peggio che morto.”
Notate la lunghezza esagerata del collo dell’uomo. Questa caratteristica si ritrova nel famoso dipinto di Botticelli “La Nascita di Venere”. Il collo della Venere è anomalamente lungo. Botticelli, con questo dettaglio suggerisce allo spettatore la fragilità e la delicatezza della bellezza. Nella foto creata da Openart, il dettaglio invece mette in evidenza la fragilità dell’individuo verso l’impulso irrefrenabile del piacere fisico ed enfatizza l’ambiguità del desiderio: l’ebbrezza o l’amore.
Il protagonista è il bicchiere di vino che diventa il frutto proibito. La scena riprende il capitolo del vecchio testamento con Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden. Il peccato originale non è più l’avere mangiato il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male ma l’avere bevuto la bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del frutto della vite. Il vino incita alla disobbedienza del divino.
C’è ancora un elemento molto strano. La ragazza è appoggiata sul suo gomito sinistro e la sua mano sembra spingere il calice di vino verso il ragazzo. Bisogno esaminare bene la foto e notare che il colore dei suoi capelli è identico al grappolo d’uva del primo piano e al vino.
L’uva rappresenta il passato, il vino indica il presente e i cappelli rossi della donna evocano il futuro. C’è una sequenza cronologica che spiega l’evoluzione del piacere. L’uva è il semplice piacere terrestre, il vino è un piacere evoluto, trasformato e i cappelli rossi rappresentano il piacere spirituale. Questi tre elementi hanno la capacità di creare un universo nuovo, paradisiaco vicino a un ideale situato nel ricordo. Il ricordo che l’uomo somiglia all’immagine di Dio.
E Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza” (genesi 1,26)
Degustazione
Pas Vu Pas Pris 2022 di Jeff Carrel
100% Chardonnay Bio
Vitigni +30 anni
zona: Nord ovest di Béziers ( Sud della Francia)
Colore giallo paglierino tenue con riflessi verdolini
Al naso: Aromi intensi di frutta come la pera matura, il melone giallo, gli agrumi (pompelmo) e vegetale:
salvia.
In bocca è molto fresco con una gradevole morbidezza e un leggero perlant che sveglia il palato.
Il vino si apre lungo la degustazione su delle note più marcate di pompelmo e finisce con una leggera
mineralità. Si tratta di un vino di media struttura, caldo, armonico con una buona persistenza aromatica.
Un Chardonnay giovane, facile da apprezzare con un tocco di originalità. Si serve a 10/12 gradi per un aperitivo, o con un piatto a base di pesce. A bere entro 5 anni.
I suoi punti positivi: buon rapporto qualità prezzo, vino immediato e piacevole con aromi primari intensi.
Da provare in una bella serata estiva.