Cos’è la gindfullness?
Una nuova meditazione? Potremmo definirla come VIVERE L’ESPERIENZA UNICA DI BERE GIN NEL QUI E ORA!
Non voglio offendere coach, psi, guru, ma lasciamo a parte quel momento magico di mindfullness per concentrarci sulla gindfullness…Tra aperitivi fun per over 40, serate calde studentesche, pozione magica primordiale per la mixologia e l’onanismo alcolico con il gin do it yourself, il gin piace sempre di più (+7,4% nelle vendite globali del 2017 secondo IWSR).
Breve Storia:
Il Genever, l’antenato del Gin, risale al XVI secolo ed era prodotto nei Paesi Bassi e in Belgio, come rimedio medico contro l’ansia e il male di stomaco. Grazie agli scambi commerciali si sviluppò in tutta Europa. Nel XIX secolo sono stati gli inglesi a fare il gin che conosciamo oggi. Nasce il London Dry Gin.
Per poter apporre “Gin” sulla bottiglia, è necessario che:
-la bevanda sia aromatizzata con bacche di ginepro (da qui il nome “gin”!)
-il gusto del ginepro sia predominante
-la bevanda sia a base di alcol etilico di origine agricola, come melassa, patate, barbabietole, uva, mosto d’uva, cereali e altri.
-il titolo alcolometrico minimo di un gin sia 37,5 (di solito va fino a 50 gradi)
-il termine “gin” può essere integrato dal termine “dry” se non vengono aggiunti dolcificanti fino a un certo livello.
-il gin è un distillato di mosto fermentato. La distillazione avviene in alambicchi di rame che possono essere discontinui per produzioni più piccole e pregiate oppure con distillazione continua.
Esiste il Compounding gin che non richiede la distillazione. Si tratta semplicemente di mescolare un alcol neutro con un concentrato di alcol di gin o con essenze artificiali. Viene utilizzato principalmente nella produzione di gin per il mercato di massa.
- La Classificazione:
London dry Gin: Questa categoria, descritta anche come “stile inglese”, simboleggia la quintessenza del gin. Il termine “Londra” non esprime un’origine, ma uno stile che può essere riprodotto ovunque nel mondo. Il London Gin o London Dry Gin è un gin distillato a cui non possono essere aggiunti elementi artificiali (aromi o coloranti), tranne lo zucchero, e in proporzioni ben definite (massimo 0,1 g per litro di prodotto finale).
Questo gin classico offre un gusto nitido e chiaro che rinuncia alla maggior parte della dolcezza a favore di un palato più legnoso. Traduzione: È come sorseggiare un albero di Natale.
Navy Strenght: Un London Dry gin con il 57% di alcol. Questa audace variante di gin non è solo un eccesso: con l’aumentare del contenuto alcolico del liquido, aumenta anche il suo sapore. Il Navy Strength non è sicuramente adatto ai deboli di cuore o a chi non è abituato a bere.
Il Plymouth : è l’unico tipo di gin soggetto a restrizioni regionali e utilizza una quantità di botaniche leggermente superiore rispetto ai tradizionali gin London dry, conferendogli un gusto più dolce e terroso. Questo gin deve essere prodotto a Plymouth, in Inghilterra.
Vecchio Tom: I gin Old Tom utilizzano un maggior numero d’ingredienti per ottenere un gusto più ampio e meno pungente, rendendoli perfetti per i cocktail grazie alla loro delicatezza e all’aggiunta di aromi. - Yellow gin: un gin che ha trascorso diversi mesi in botti di rovere, conferendogli il caratteristico colore giallo.
I botanicals: (le botaniche):
Buccia d’arancia: un tocco di agrumi e note di arancia; cannella: conferisce al gin un sapore dolce e speziato; anice: sapore di anice e finale di liquirizia; cardamomo: aroma esotico e sapori speziati; pepe rosso: sapore piccante e citrico; pepe nero: sapore resinoso e agrumato; zenzero: aroma di limone e finale potente; ibisco: aroma floreale; rosa; rosmarino; fiori di sambuco; vaniglia; scorza di limone o Komquat; sandalo,; bergamotto; radice di vetiver; prugna; verbena; salicornia; gelsomino mimosa; macis (pianta erbacea); garofano; menta; salvia ecc.
Gin su misura:
Il gin è facile e divertente. Innanzitutto, è facile da produrre: non ci sono restrizioni, purché si disponga di alcol di base e del ginepro. Sul sito www.iltuogin.it puoi creare il tuo gin su misura.
Il sito thespiriverse.com propone alla clientela di creare il suo proprio Brand (dalla ricetta, alla bottiglia all’etichetta).
A Parigi, le distillerie Baccae (vicino alla Bastille) organizzano dei corsi d’inizializzazione e degustazione del gin con tre cocktail e la possibilità di creare il proprio gin a seconda dei gusti (bottiglia di 200 ml).
Vi consiglio qualche gin:
France
Distillerie Isle de France: Questo Gin d’autunno (40gradi alcolici) è l’improbabile risultato della fermentazione delle carote. Sono stati aggiunti agrumi, nocciole, fava tonka e un pizzico di zenzero.
Citadellegin: Citadelle, Château de Bonbonnet (Sud ovest della Francia ) un Dry gin classico di qualità (44 gradi alcolici).
Fun experience: “un petit gin’to” un piccolo gin tonico di fronte al mare (atlantico) con una dozzina di ostriche.
Spagna
Gin Xoriguer, un gin (38 gradi alcolici) prodotto sul porto di Mahon a Minorca. Da oltre 200 anni riproduce la stessa ricetta: un alcol di vino di qualità con aromi forti di ginepro ed erbe del mediterraneo.
Fun experience: Dopo una giornata al sole sorseggiate un gin Tonic accompagnato da panini sfiziosi presso il Bar Cristanal y Gradinata a Mahon: rinfresca la mente e il corpo.
Svezia:
Hernö: Hernö dry Gin, multipremiato, primo gin a maturare in botti di ginepro per circa sei mesi. Fresco, intenso e unico.
Germania (Amburgo):
Gin “Navy strenght” Elephant Gin (57gradi alcolici) della distilleria Elephant. Notevole potenza olfattiva, sorso tagliente e potente.
Brasile:
Beg New World Navy Gin, Premiato con una medaglia d’oro al The Gin Masters nel 2018, il Gin viene prodotto artigianalmente dalla distilleria boutique Beg Gin a Campinas a ovest di Rio de Janeiro. Con una gradazione alcolica del 54%, questo gin ha più del doppio della quantità di ginepro. Aromi e sapori molti più complessi.
Giappone:
Japanese Gin Etsu della Distilleria Asahikawa è un gin prodotto con metodi artigianali, a partire da materie prime di altissima qualità. Botaniche: scorza d’arancia amara verde, radici di angelica, liquirizia, coriandolo, yuzu, bacche, peperoni, tè e agrumi freschi delle isole giapponesi.
Italia: Molti sono i produttori di Gin, la mia scelta è solo per convenienza geografica (sto a Torino).
Wolfrest – Montelupo Albese (CN):Unico, e in costosa produzione limitata, perché aromatizzato con il tartufo bianco di Alba, benché la pregiata botanica non domini l’assaggio grazie a una distillazione molto curata. A conferire un sapore decisamente particolare sono soprattutto nocciola ed erbe mediterranee tipiche della zona di Montelupo.
Fructetum della Naturae Gin, distilleria nata nel 2021, si è imposto come il migliore london dry gin italiano alle competizioni internazionali del World Gin Awards. Le botaniche che lo caratterizzano sono Arancia, Bergamotto, Mela, Rosa canina, semi di coriandolo e pepe cubebe. Il sapiente bilanciamento delle botaniche lo rendono un Gin equilibrato e amabile adatto sia al consumo liscio che in un fresco GinTonic
Lucius dry gin (distilled dry gin) primo gin al gorgonzola della Alfa Spirit prodotto dalle distillerie Subalpine di Chieri. Ginepro della Val d’Ossola, muschi e licheni. Questo gin mi incuriosisce. Chissà… con un bel risotto con pere e noci o un tagliere di prosciutti crudi e mocetta!
Dedico quest’articolo a una grande appassionata di gin, Enrica, Auguri! And try the Queens favorite drink…Gin and Dubonnet