Me lo avete chiesto in tanti quando dopo aver chiuso i miei blog Vino al Vino e Lemillebolleblog ed essermi preso una pausa di riflessione (eufemismo: ero in crisi per una profonda depressione, non bevevo più vino e non scrivevo più una riga…). Io sono tornato a scrivere ospite fortunato di questo stupendo blog creato da una delle Donne più colte e intelligenti che abbia conosciuto.
Bravo Franco, siamo contenti di leggerti ancora, scrivi ancora molto bene, ma solo in positivo dei vini che ti piacciono, ma noi vorremmo rileggerti in stile “Franco tiratore!” A grande richieste, anche se meno cattivo di un tempo, eccovi il Franco Tiratore 2.0 della primavera 2025. Non aspettatevi i pezzi di un tempo, divisivi, polemici, forse anche troppo “spericolati” che mi valse anche denunce per diffamazione a mezzo stampa e richieste di risarcimento da farmi venire il crepacuore. Saranno brevi corsivi ironici, sarcastici, spiritosi sul mondo del vino italico e non e le sue contraddizioni. Un po’ nello stile dei Controcorrente che il mio Maestro Indro Montanelli pubblicava in prima pagina, in basso a destra, su Il Giornale, oltre 40 anni fa. Spero che vi possano piacere, divertire, fare riflettere e che queste piccole punture di Ziliani colgano il bersaglio. A presto dunque.
Il mondo del vino italiano va a mode. Prima c’è stata quella dei vitigni internazionali da piantare ovunque, come se di nostri vitigni unici e inimitabili non fosse piena la nostra Enotria Tellus. Poi c’è stata la moda, che ha fatto più danni di uno tsunami, della barrique, da usare (qualcuno l’ha fatto) persino su…
Vini “taroccati”, anche oggi? Cari lettori voglio portarvi a ritroso nel tempo, nella primavera del 2008. Su Wikipedia una voce in inglese documenta che il sottoscritto fu il primo a sollevare il vaso di Pandora di quella che sarebbe stata chiamata “Brunellopoli”. Ovvero lo scandalo dei Brunello di Montalcino “taroccati” aggiungendo altre uve (Merlot, Cabernet…
Se Bacco vuole è finita la confusionaria inutile Fiera delle vanità enologiche conosciuta come Vinitaly. Mi sorge un interrogativo: i produttori di vino italiani così a loro agio nel farsi selfie da pubblicare sui social insieme a fanciulle magari poco vestite o a servire vino a frequentatori della Fiera un po’ brilli per i quali…
Scusate, ma mi frulla in testa un interrogativo. I produttori di vino italiani vanno al Vinitaly, vera fiera delle Vanità enologiche per provare di vendere i loro vini, vedere clienti e amici, oppure per farsi selfie con belle giovani ragazze, talune poco vestite, da pubblicare sui social, e soprattutto su Instagram? Hanno così tanto tempo…