Leggende
Conoscete la leggenda del pesciolino d’oro? Nell’infanzia, qualcuno me la leggeva prima di dormire nel buio della cameretta. Questa fiaba russa trascritta da Aleksandr Pushkin insegna ai bambini a essere meno capricciosi e ad apprezzare ciò che si ha.
Un vecchio pescatore poverissimo pesca un pesciolino d’oro. In cambio della sua libertà, il pesciolino gli propone di esaudire le sue volontà. L’irascibile moglie del pescatore ne approfitterà per soddisfare i suoi irrefrenabili desideri. La sua esagerata e ultima richiesta provocherà la dissoluzione di tutti gli averi ottenuti e il ritorno alla situazione iniziale di povertà.
Esiste pure una leggenda sulle origini del Sauvignon…d’oro e ve la racconto.
C’era una volta un antico vitigno di Savagnin che cresceva nella zona del Bordolese. (Il Savagnin non è geneticamente cambiato da quasi 1000 anni). La sua progenie si è diversificata e verrà chiamata Sauvignon, che sarebbe la contrazione di “sauvage blanc” (selvatico bianco). Selvatico perché riprendeva l’idea che la vigna era selvatica e poi fu addomesticata dall’uomo. I primi grappoli di Sauvignon Blanc sarebbero stati scoperti nella zona delle Graves (Bordeaux) nel 1736 e successivamente a Pouilly-sur-Loire nel 1783.
Sarà vero?
L’atlante mondiale dei Vini scritto da Hugh Johnson e Jancis Robinson specifica che la regione d’origine del Sauvignon Blanc è la Loira, in Francia.
Nella Valle della Loira, il Sauvignon Gris o Surin (mutazione del Sauvignon Blanc) sembra essere conosciuto da molto tempo in quanto Ronsard scrisse sul vino del Château de Prépatour:
“C’était le même que le vin de surin…” (Era lo stesso del vino di Surin)
Enrico IV re di Francia (soprannominato l’ubriacone) lodò i vini di Chavignol, cittadina della Loira vicino a Sancerre (vini prodotti col Sauvignon Blanc).
A chi credere? Le leggende hanno sempre un fondo di verità. La morale? Che ognuno vuole portare l’ acqua al suo mulino: Bordeaux o Loira?
Le caratteristiche del Sauvignon Blanc
Il Sauvignon Blanc è un vitigno internazionale, molto conosciuto. Giovani, i vini hanno una spiccata acidità, degli aromi intensi di agrumi (limone, pompelmo), di mela verde, d’uva spina e delle note erbacee come la salvia, la foglia di pomodoro e una nota minerale di pietra focaia (specialmente nei vini di Pouilly-fumé). Tuttavia il gusto del Sauvignon cambia secondo il clima e i suoli.
Nel Bordolese il Sauvignon Blanc viene usato in uvaggio con il Sémillon per produrre dei vini secchi e anche molto dolci come il Sauternes, da cui il rinomato Château Yquem 1er Cru classé supérieur: un vero nettare d’oro per il suo colore e per il suo prezzo di vendita.
Il nostro piccolo vitigno selvaggio produce dei vini semplici, immediati. Assemblato con il Sémillon e invecchiato con grande cura si ottengono dei grandi vini colore oro con una palette aromatica eccezionale. Per Frédéric Dard, scrittore francese dei celebri gialli Sanantonio disse: “Yquem est la lumière bue” ( Yquem è la luce bevuta).
Ma ritorniamo al semplice Sauvignon Blanc: propongo una degustazione di 3 Sauvignon di 3 zone diverse a circa euro 10 la bottiglia.
1/ Alma Cersius Sauvignon Blanc Côteaux de Béziers ( Sud ovest della Francia) Sélection parcellaire IGP 2022
Occhio: giallo paglierino tenue con riflessi verdolini
limpido e brillante
Naso:Intensità olfattiva: intesa, qualità: fine, complessità: abbastanza complesso
famiglie aromatiche: agrumi (pompelmo), pesche gialle mature, floreale: sambuco, vegetale: bosso.
Bocca: Acidità:molto fresco (leggermente mosso/perlant), Alcol: abbastanza caldo, polialcoli: abbastanza morbido.
Vino un po’ teso all’inizio
PAI: 6
PGI: 6/7
Vino espressivo, vino giovane
Temperature servizio: 10/11 gradi
2/Celestine Pescaja Piemonte doc Sauvignon 2022
Grado alcol: 13%
occhio: giallo paglierino con riflessi verdolini
limpido e brillante
Naso: Intensità olfattiva: abbastanza intesa, qualità: abbastanza fine, complessità: abbastanza complesso
L’impatto olfattivo è meno forte del Cersius.
Famiglie aromatiche: agrumi (limoni freschi), pesca, uva spina. Note floreale di sambuco ed erbacee (erba fresca)
Bocca: Acidità:molto fresco (leggermente mosso/perlant), Alcol: caldo, polialcoil: poco morbido.
PAI 5/6
PG 5/6
Vino facile, vino giovane
Temperature servizio: 10/11 gradi
3/Los Vascos- Domaine Barons de Rothschild (Lafite)
Sauvignon Blanc 2019 Valle de Casablanca Cile
Grado alcol: 13%
Occhio: giallo paglierini riflessi argentati
limpido e brillante
Naso: Intensità olfattiva: intesa, qualità: fine, complessità: complesso
L’impatto aromatico è superiore ai due vini precedenti.
Famiglie aromatiche: frutta esotica matura (ananas, mango), uva spina, floreale: camomilla, vegetale: salvia. Leggera nota minerale nel finale
Bocca: Acidità:molto fresco (leggermente mosso/perlant), Alcol: caldo, polialcoli: poco morbido.
PAI: 6/7
PG 6
Vino espressivo
Temperature servizio: 10/11 gradi
Cersius è un vino espressivo e immediato con i suoi aromi agrumati e vegetali. In bocca la sua vivacità iniziale si ammorbidisce in modo armonioso ed equilibrato. Un vino giovane da bere d’estate con piatti a base di pesce o formaggi di capra.
Celestina: un Sauvignon con degli aromi più discreti. La sua spiccata acidità, malgrado la sua alcolicità generosa, lo rende meno equilibrato del Cersius e meno espressivo del Los Vascos. Ha una struttura più leggera degli altri due vini. Ė un vino estivo da bere tra amici con un paté di coniglio, un risotto con le erbe di campo o erbe selvatiche.
Los Vascos è un vino “lusinghiero” (flatteur). Al naso colpisce immediatamente per la qualità dei suoi aromi.
In bocca ha una struttura più potente del Celestina ma non raggiunge il bell’ equilibrio gustativo del Cersius. Rimane con una forte vivacità con pochi zuccheri residui. Un vino estivo da abbinare con dei piatti asiatici o della Martinica come “le poulet boucané”.