Barolo Monprivato 2015 di Giuseppe Mascarello . Cantina in Monchiero Vigna in Castiglione Falletto
Alcol: 14,5%vol.
Quanto bene voglio a Mauro Mascarello e quante volte ho scritto, ripetuto, detto conducendo degustazioni per l’AIS, parlando con amici appassionati di vino che è il mio Barolo del Cuore?
Ho perso il conto… L’ho detto ai Master of Wine come Jancis Robinson, Jane Hunt, Neil Beckett, editor di The World of Fine Wines per cui ho scritto vari articoli, anche sui Barolo di Castiglione Falletto e di Serralunga d’Alba, e sono tuttora membro dell’Editorial Board insieme al Marchese Piero Antinori, Noblesse Oblige.
Era d’accordo con me un Master of wine, l’indimenticabile amico e Maestro Nicolas Belfrage…
Un Barolo unico e inimitabile, e lo dico oggettivamente.
Provo a raccontarvelo…
Quanto bene voglio a Mauro Mascarello e quante volte ho scritto, ripetuto, detto conducendo degustazioni per l’AIS, parlando con amici appassionati di vino che è il mio Barolo del Cuore?
Ho perso il conto… L’ho detto ai Master of Wine come Jancis Robinson, Jane Hunt, Neil Beckett, editor di The World of Fine Wines per cui ho scritto vari articoli, anche sui Barolo di Castiglione Falletto e di Serralunga d’Alba, e sono tuttora membro dell’Editorial Board insieme al Marchese Piero Antinori, Noblesse Oblige.
Era d’accordo con me un Master of wine, l’indimenticabile amico e Maestro Nicolas Belfrage…
Un Barolo unico e inimitabile, e lo dico oggettivamente.

Colore:Rosso rubino – granato brillante e luminoso con il colore che deve avere un vero Barolo e, nel caso di quelli di Castiglione Falletto e del Monprivato, è particolarmente scarico perché nel Terroir c’è un po’ di sabbia.Naso che è una carezza con le note tipiche dei Barolo di Castion Falèt: cacao/cioccolato, rosmarino, lamponi.Bocca avvolgente e cremosa, un caldo abbraccio, tannini soffici senza un solo spigolo. Un capolavoro della viticultura e della enologia (i consulenti, pazienti, sono da anni Donato Lanati e Dora Marchi dello Studio Enosis, ora Cascina Meraviglia in Monferrato).
È bellissimo far conoscere ai francesi, e soprattutto alle francesi♥, il Barolo. Mi è capitato diverse volte in Bourgogne…E mi viene in mente il sommo Paolo Conte quando in “Bartali” (cantata anche da Bruno Lauzi) dice “e i francesi che si incazzano e le palle ancor gli girano…”
Non avevo i Tajarin di Nino Rocca – Da Felicin a Monforte d’Alba, gli agnolotti del plin, il Brasato al Barolo; ma il Monprivato è andato a nozze con l’ottimo manzo all’olio con polenta, piatto tipico di Rovato (capitale geografica della Franciacorta).Gli addetti in cucina, i collaboratori di Gianni Cisotto (della Trattoria del Santuario a Stezzano) sono proprio bravi, tanto che ho deciso di pranzare da lui a Pasqua. Devo scegliere il vino giusto per l’abbinamento al piatto che prevedibilmente la farà da padrone il capretto (o agnello?). Ho deciso: sarà il Rosso di Montalcino DOC 2021 da Il Poggione condotta dal vecchio amico Fabrizio Bindocci con Cantina a Sant’Angelo in Colle. Per cuocerlo al meglio gli porterò due bottiglie di Arneis del Roero dei Fratelli Rabino. Io sono filo piemontese fino ai capelli e sulla Lepre in civet berrò sempre Barolo, ma anche i vini Toscani ci sanno fare no? À votre santé!!
Non avevo i Tajarin di Nino Rocca – Da Felicin a Monforte d’Alba, gli agnolotti del plin, il Brasato al Barolo; ma il Monprivato è andato a nozze con l’ottimo manzo all’olio con polenta, piatto tipico di Rovato (capitale geografica della Franciacorta).Gli addetti in cucina, i collaboratori di Gianni Cisotto (della Trattoria del Santuario a Stezzano) sono proprio bravi, tanto che ho deciso di pranzare da lui a Pasqua. Devo scegliere il vino giusto per l’abbinamento al piatto che prevedibilmente la farà da padrone il capretto (o agnello?). Ho deciso: sarà il Rosso di Montalcino DOC 2021 da Il Poggione condotta dal vecchio amico Fabrizio Bindocci con Cantina a Sant’Angelo in Colle. Per cuocerlo al meglio gli porterò due bottiglie di Arneis del Roero dei Fratelli Rabino. Io sono filo piemontese fino ai capelli e sulla Lepre in civet berrò sempre Barolo, ma anche i vini Toscani ci sanno fare no? À votre santé!!