Vicino al santuario della Consolata, piazza della Consolata a Torino, si trova un piccolo stabilimento noto come Caffè Al Bicerin. Nel romanzo di Umberto Eco “Il cimitero di Praga”, lo scrittore racconta la sua esperienza in questo luogo e in particolare di questa bevanda ovvero nettare. Cavour, Alexandre Dumas padre, Nietzsche, e tanti sconosciuti hanno gustato, dal 1763, il Bicerin, composto da cioccolato caldo cotto lentamente per ore, caffè leggero e aromatico, e crema di latte fresca. Il mix di questi tre ingredienti versati in un bicchiere di vetro largo posato su un piattino d’argento riesce a sconvolgere qualunque palato. Prima di recarci alla Consolata per confessarsi, questo piccolo peccato di gola ci avvicina al Paradiso. Il locale è piccolo, intimo, il pavimento è rivestito da un parquet di legno, le pareti sono coperte di boiseries, specchi e lumi. Lo spettacolo si apre su dei tavolini rotondi in marmo, una candela posata in centro e dei banchi e sedie di velluto rosso. Lo sguardo dello spettatore è ribaltato verso un’altra epoca: l’800; e questo piccolo luogo magico ci ricorda i momenti importanti della nuova Italia e dei romanzi classici.
Tags: #cibo#letteratura
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Grazie di cuore signora Humbert per il suo articolo sul Bicerin
Mi ha riportato indietro di molti anni quando da piccoli ci si faceva vaccinare senza tante storie! Quello che chiamavamo l’ufficio d’igiene era a due passi dal Bicerin
Dopo la vaccinazione la mamma ci portava a godere delle prelibatezze di quel locale. Stupendo come lo è ora anche per i suoi arredi immutati arredi
Credo che domani mi farò una bella colazione da loro!
Con grande stima
Andrea
Grazie