Aubert de Villaine è Romanée-Conti e Romanée-Conti è Aubert de Villaine. Non mi soffermerò su questo vino emblematico della Borgogna ma sulla produzione vinicole del Domaine de Villaine presso la cittadina di Bouzeron, a nord della Côte Chalonnaise. La tenuta è stata acquistata dal Sig. de Villaine nel 1971 ed è gestita dal 2001 dal nipote Pierre Benoist. Le Domaine ha diversi climats nei comuni di Bouzeron, Rully, Mercurey e Santenay che sono coltivati ad Aligoté, Chardonnay e Pinot Nero.
L’AOC Bouzeron:
Fin dal medioevo i monaci di Cluny ricoprirono di vigne questa piccola valle soleggiata di Bouzeron che gode di un terreno eccezionale. Da secoli vi si producono vini dalla forte personalità, in particolare dal vitigno Aligoté. Le viti sono coltivate esclusivamente in collina, tra i 270 e i 350 metri sul livello del mare. I terreni magri e ad alto contenuto calcareo di questi pendii garantiscono un buon controllo della resa e il microclima caldo favorisce la maturazione delle uve. La piccolissima area della denominazione rende l’AOC Bouzeron uno dei “segreti” della Borgogna.
Qualche informazione sulla tenuta:
Numero di bottiglie all’anno: 140000
Superfici piantate: 29.6 ettari (Rossi : 9.6, Bianchi : 20)
Vendemmia: manuale
Età media delle vigne : 45 anni
Acquisto d’uva: No
Vitigni rossi: Pinot noir (100%)
Vitigni bianchi : Aligoté (45%), Chardonnay (55%)
Domaine de Villaine – Rully 1er Cru – Les Champs Cloux 2018

Bouzeron – les champs Cloux
Les Champs Cloux si trovano a sud del villaggio di Rully. La tenuta è coltivata biologicamente dal 1986 e certificata dal 1997. È un pioniere in Borgogna*. Il Premier Cru Les Champs Cloux viene vinificato per 14 giorni in tini di legno, poi viene affinato in botti di rovere da 1 a 5 vini. Il desiderio è quello di utilizzare il minor numero possibile di botti nuove per non mascherare l’espressione del terroir.
*(Romanée Conti ha iniziato con il biologico nel 1985, poi con la biodinamica nel 1995. Dal 2006 il domaine è completamente in biodinamica).
Si consiglia di aprire la bottiglia almeno un’ora prima del servizio.
Temperatura di servizio: 16 gradi
Note degustative del Rully 1er Cru sul sito del Domaine:
Delicato al naso, questo vino si rivela poco a poco con aromi di frutti neri e rossi come ribes nero, ribes o lampone e fiori primaverili come il ciliegio o il lillà. Al palato è strutturato, offre bei volumi intensi, con una masticabilità che ricorda il naso fruttato. I tannini rimangono discreti. È un vino dall’espressione quasi rustica in gioventù ma che con l’età raggiungerà una finezza e una densità aromatica che fanno sperare in molto piacere.
Abbinamento vino-cibo: pasta bolognese, ossobuco, agnello al forno, carpaccio di tono rosso, civé di lepre.
Nel libro “Les vins de Bourgogne” di Sylvain Pitiot e Jean-Charles Servant, il Rully AOC viene descritto quanto segue:
Questa AOC ha 23 climats classificati in Premier Cru
I Rully rossi, di colore rosso porpora, elegante e fine. Sentori di lillà, violetta, lamponi e ciliege.
In Borgogna l’anno 2018 è stato un anno ottimo.
Degustazione:
Colore:rosso porpora profondo limpido (colore più intenso di un pinot nero della Borgogna)
Al naso: prevalgono le note di frutti freschi (mirtillo, ribes, ciliege), note delicatissime di violetta e radice di altea.
In bocca: delicato sentore di pepe nero, vaniglia, frutti rossi di cui il ribes e una sottile punta di tabacco biondo
buona struttura, tannini morbidi, l’alcol (13 gradi) avvolge bene il palato, una piccola sensazione di acidulo si sente sulla punta della lingua, la trama aromatica fruttata persiste in bocca. Vino da invecchiamento.
L’ho abbinato a un pâté della Lorena (pasta sfoglia, carne di maiale macerata nel vino, uova con panna: una sorte di patè in crosta) poi con un Munster (formaggio di mucca a pasta molle dall’odore intenso alsaziano-lorenese: si potrebbe paragonare al Puzzone di Moena) e semini di cumini. In Alsazia il Munster si abbina con il pinot grigio o il Riesling. Il formaggio predominava sul vino. Invece il Rully 1er Cru con il patè di carne offriva un bel connubio.