Cuvée Sainte Anne
Preambolo: Carpe diem
Oggi è il compleanno del mio cane, un cocker spaniel inglese di due anni, divertente e buffo. Per festeggiare questo evento, ho deciso di degustare insieme a lui uno Champagne. Non gli importa la scelta e mi lascia decidere un Chartogne-Taillet, Cuvée Sainte Anne, messa in bottiglia nel luglio 2019. Il botto del tappo spaventa la povera bestia, ma vedendomi ridere la sua coda si mette a girare freneticamente: segnale della sua felicità. Gli faccio sentire dalla flûte la fresca bevanda e sembra apprezzarla.
La tenuta Chartogne-Taillet:
La Tenuta del giovane proprietario Alexandre Chartogne-Taillet appartiene alla famiglia da centinaia di anni. Si trova nel villaggio di Merfy, situato al nord di Reims sul massiccio di Saint-Thierry. Fin dal XV secolo gli antenati di Alexandre Chartogne-Taillet lavoravano la vigne con i monaci benedettini dell’Abbazia di Saint-Thierry. La tenuta è composta da 14 parcelle a Merfy e Saint-Thierry, dove sono coltivati i tre vitigni dello Champagne: Pinot Meunier, Pinot Nero e Chardonnay, e da 13 parcelle ad Avise e Oger per la produzione des Côtes de Blancs, 100% Chardonnay. Si tratta di un piccolo récoltant che produce circa 100.000 bottiglie.
Alexandre Chartogne-Taillet
Dopo degli studi di marketing, management e comunicazione, Alexandre lavora in una grande azienda multinazionale e gestisce contemporaneamente il club di degustazioni dell’azienda. Spinto dall’azienda e dai consigli dei suoi colleghi lascia il lavoro per entrare nel mondo dei suoi antenati e lavorare in un ambiente di passione: la viticoltura. Nell’anno 2006 inizia giovane questa sfida seguendo i consigli e l’insegnamento del suo famoso maestro di formazione: Anselme Selosse, (soprannominato “le Fou en Champagne“) all’epoca molto criticato per la sua nuova filosofia del vino.
Sainte Anne, Champagne brut
I Champagne di Chartogne-Taillet sono quasi tutti parcellari, salvo il Sainte Anne. Questa cuvée rappresenta la traduzione sensoriale dei vini provenienti dai diversi terreni del villaggio di Merfy. Ogni parcella del villaggio dona una parte della sua identità per “creare” questa cuvée. La trama di Sainte Anne si svela per tutta la lunghezza della bocca. Spesso opulento all’inizio della bocca, poi i sali sabbiosi provocano un’amarezza salivante. Il finale lascia una trama fitta che ricorda l’origine dei vini di Champagne.
Sainte Anne è un assemblaggio di 50% di Chardonnay e 50% di varietà a bacca nera (principalmente Pinot Nero).
La cuvée Sainte Anne è un blend di diverse annate di vendemmia. Spesso è composto per il 50% da vini dell’anno precedente l’imbottigliamento e per il 50% da vini più vecchi, da 2 a 5 anni di riserva. Sainte Anne è invecchiata e vinificata in botti da 228, 350 e 2000 litri. Una piccola parte di questo Champagne viene invecchiata in tini, soprattutto i vini di riserva.
Per capire al meglio la particolarità di questa Cuvée vi elenco di seguito tutte le parcelle e le caratteristiche dei vini di ogni parcella miscelati con cura per creare questo Champagne:
- I vini della parcella del Mont Âgé fanno parte della cuvée Sainte Anne. Sono dei vini freschi o freddi, con un carattere teso e cesellato. (Pinot Meunier)
- La parcella Les Beaux sens dove è coltivato il Pinot Meunier conferisce ai suoi vini una densità fine e setosa, con tocchi opulenti su diversi livelli del palato.
- La parcella dei Grands Champs produce un vino con un temperamento da Champagne vicino ai vini dei villaggi Grands Crus della regione di Champagne. (39% Chardonnay / 61% Meunier).
- La parcella Les Bermots, (100% pinot nero).
- La parcella Des Fontaines produce dei vini con una struttura spigolosa e appiccicosa. L’amaro e la salinità di questi vini sono notevoli.(Pinot Meunier / Pinot Noir)
- La parcella Les Ricordanes.
- La parcella Les Brets (53% chardonnay / 27% pinot noir / 23% meunier). Il vino dei Brets è un vino che provoca salivazione sul giro della lingua, con una consistenza densa, poi cremosa con l’invecchiamento.
- La parcella Le Closet, 100% pinot Meunier.
- La parcella, Les Alliés, dove è coltivato il Pinot Meunier, offre un vino dalla struttura verticale, quasi quadrata. La salivazione è intensa e l’acidità spesso più marcata rispetto agli altri Meuniers del villaggio. Queste curve angolari ne fanno uno Champagne che ama invecchiare.
Champagne Sainte Anne di Alexandre Chartogne
Metodo di produzione:Cultura biologica non certificata
Regione di produzione: Champagne
Appellation: Champagne
Terroir(s) di origine: Terroirs di Merfy e Saint Thierry
Uve: Chardonnay (50%); Pinot Nero e pinot Meunier (50%)
Grado alcolico: 12.5°
Vendemmia : 60% del 2018 e riserve
Vinificazione: Senza aggiunto di lieviti
Metodo classico
Dosage: -5gr/litro
Dégorgement: aprile 2021
La degustazione:
![](https://www.riflessodivino.it/wp-content/uploads/2022/07/chartohnetaillet3-scaled-e1657212453604-116x300.jpg)
Sainte Anne Chartogne Taillet
Adesso scopriamo il risultato di questa miscela minuziosa di 9 vini tipici.
Visiva: giallo paglierino con qualche riflesso rame
Bollicine finissime
Al naso: Bouquet intenso complesso di crosta di pane, croissanterie, frangipane, torrone, miele acacia, e note fruttate di limone e ananas, leggere note legnose.
In bocca: freschezza, profumi persistenti di brioche, pane tostato, acidità ben marcata, l’importante sapidità rimane sulle labbra, finale sulla mineralità, bella struttura armoniosa tra vigore e delicatezza, complessa e ampia.
Champagne per tutti i pasti (salvo i dolci)
Mi sono divertita a tradurre con degli acquarelli la percezione enogustativa di questo Champagne. Potete notare i tre tipi d’uva (chicco giallo, chicco rosso e qualche chicco rosso grigio) e la quantità di vini giovani (tonalità di verde e un rosso porpora) e quelli più maturi (giallo dorato e rosso granato).
Voti:
Robert Parker ha assegnato un punteggio di 91/100.
James Suckling ha assegnato un punteggio di 93/100.
Wine Spectator ha assegnato un punteggio di 91/100.
In un podcast hors-série di Wine Challenge del 2021, Alexandre conclude la sua intervista con la famosa locuzione di Orazio che rappresenta il suo stato d’animo: Carpe Diem. Convalido questa filosofia di vita: Carpe diem quam minimum credula postero. E chi meglio dello Champagne offre momenti speciali.
Fonte:https://chartogne-taillet.com/fr