Beer porn, parte 1:
Scrivere sul tema della Beer porn non è stato evidente, e dopo vari giorni di ricerche dove mi sono imbattuta ogni tanto su siti allucinanti, trasmetto in due articoli i risultati e le mie considerazioni. Iniziando con i social dove il suffisso porn viene aggiunto a food, wine e beer, continuo l’analisi con l’etimologia della parola pornografia e rievoco rapidamente la storia della birra nella Cina antica per atterrare nell’antico Egitto con il papiro erotico satirico di Torino. Sembra un percorso traballante ma aspettate il finale.
La parole beer porn: la sua etimologia
Nella “parola beer porn ci sono i sostantivi porn che viene da pornografia e beer, birra in italiano. Perché i social e il mondo della birra hanno associato porn e beer?
Prima scopriamo da dove viene l’idea di collegare il porn ad altre parole. La parola food porn fu inventata da Michael Jacobson nel 1979 in una newsletter del Center for Science in the Public Interest, opponendo cibi sani e malsani (in inglese Right Stuff e Food porn). Ma nel 1977, il giornalista Alexander Cockburn utilizzò il termine gastro-porn nel New York Review of Books
“Ora non può sfuggire che esistono curiosi parallelismi tra i manuali sulle tecniche sessuali e i manuali sulla preparazione del cibo… Il vero gastro-porn aumenta l’eccitazione e anche la sensazione d’irraggiungibilità offrendo fotografie a colori di varie complete ricette.”
La parola Wine porn, invece, compare nel maggio 2006. Michael Mugmon scrisse sul sito dcist:
“Anthony Bourdain definisce il “food porn” come “la glorificazione del cibo come sostituto del sesso”. Come il food porn, anche il wine porn – parafrasando Bourdain – descrive alcuni vini costosi ed edonistici e strabilianti per un pubblico che non ha la minima intenzione di berli davvero.”
Wine porn e beer porn:
Nel 2013 sul sito ditestaedigola ,la definizione di wine porn viene proposta da Edoardo Duccio Armenio:
“E’ il wine-porn, versione enologica del food-porn, ovvero l’esibizione ostentata, quasi una processione solennemente barocca di chi ha bevuto cosa, quando e come. Le note di gusto, le descrizioni, i commenti? … Tutto è mirabolante, superlativo e irripetibile. Chi c’era c’era e chi non c’era si è perso l’imperdibile.”
Oggi potremo definire la parola wine porn come user-generated, abbondante, disponibile in numerose categorie, salace e sconcia.
La parola Beer porn invece, sembra apparire più tardi. Sul web, ho trovato una definizione del 2010 dall’Urban Dictionnary:
“Nei circoli dei nerd della birra (beer nerd*), è una foto della propria collezione di birre. Solitamente è composta da birre rare o di difficile reperibilità. Spesso presenta nei primi piani delle etichette o dei loghi del birrificio. Possono anche essere un primo piano con una birra versata, anche se questa foto è meno comune.”
Sul sito: http://nghialagi.net/en/b/beer-porn-meaning, la seconda definizione di beer porn “è il fenomeno per cui i semplici oggetti domestici iniziano a sembrare erotici quanto più si consuma alcol.”
Simpatico, ma questo non riguarda solo la birra ma qualunque tipo di bevande alcoliche.
Controllando altri siti di birrifici come Brewdog , si capisce che beer porn significa birre artigianali.
Sul sito belga idiots.beer c’è una sezione beer porn, dove i blogger salutano i designer di etichette, lodano gli altri sforzi “creativi e idioti”, proponendo una selezione di grafiche per etichette di birre.
Quello che sembra strano è che tanto food porn quanti wine porn hanno il suffisso peggiorativo porn che implica un significato negativo, mentre il suffisso porn nella parola beer produce un senso di qualità o almeno di unicità, di speciale e di creativo.
La prima domanda importante e saggia per capire il suffisso porn è cercare l’etimologia del sostantivo pornografia:
L’etimologia della parola pornografia si ricollega al greco antico e precisamente a πόρνη (pòrne) = prostituta + γραφή, (graphè) = disegno, scritto, documento. Pertanto, pornografia significa, letteralmente, scrivere riguardo a prostitute o rappresentare prostitute.
Quindi pornografia indica tutto ciò che viene scritto intorno all’attività della prostituta.
La definizione di pornografia è: /pornogra’fia/ s. f. [dal fr. pornographie, der. di pornographe “pornografo”]. – [trattazione o rappresentazione esplicita di soggetti o immagini osceni che stimolano eroticamente il lettore o lo spettatore: l’industria della p.]…
Mi soffermo a questo punto unicamente sull’etimologia della parola sapendo perfettamente che pornografia contiene tutta una serie di elementi che sono riconducibili a fattori psicologici, sociologici e culturali che non verranno trattati qui.
Nella seconda parte dell’articolo esaminerò la storia della birra dalla Cina circa 7000 anni fa fino all’antico Egitto, dove i bordelli erano chiamati “Casa della birra”.
Degustazione:
Intanto vi condivido una birra artigianale (non proprio una beer porn o forse si) molto piacevole, bevuta poco tempo fa a Copenhagen, prodotta dal birrificio Theodor Schiøtz Brewing.Co: la Anarkist Bloody Weizen (5,2% alcol): una bomba dal sapore “siculo”.
Si tratta di una birra danese di frumento con tanto luppolo e arancia rossa.
Ha un colore giallo-arancio con una bella schiuma bianca e densa.
Al naso, la Anarkist Bloody Weizen offre aromi agrumati di arancia rossa con un tocco di malto.
Al palato, si percepisce una dolcezza fruttata di arancia rossa, bilanciata da un’amarezza moderata.
Una Weissbier non filtrata, leggera, rinfrescante, frizzante e molto dissetante. Una birra estiva non convenzionale, con il moderno gusto fruttato delle IPA e un tocco di arancia rossa.
Abbinamenti: come aperitivo o con dessert fruttati.
Se andate a Copenhagen al Tivoli Garden vi consiglio di provare l’Anarkist Bar (soprattutto dopo due ore di giostre) e gustare questa bomba aromatica.