Il salone del vino a Torino
Tra la folla di appassionati, curiosi, professionisti e perdigiorno, si è tenuto il Salone del Vino presso le OGR Marzo 2024 a Torino. Consorzi (Consorzio Tutela Vini Doc Val Susa, Consorzio Tutela Vini Doc Caluso Carema Canavese ecc), associazioni di tutela e promozione, enoteche regionali (enoteca regionale dei vini della provincia di Torino…) e cantine piemontesi e della Valle d’Aosta hanno permesso a tutti di assaggiare per qualche “token” (euro dematerializzato) le chicche e le eccellenze enologiche del Piemonte e della Valle d’Aosta. La giornata piovosa e grigia non ha demotivato il pubblico.
Enrico Vaudano
Da parte mia, ho trascorso un paio di ore a curiosare e mi sono focalizzata sulla ricerca di qualche chicca.
Una di queste è l’azienda vinicola di Enrico Vaudano localizzata nel Roero a Cisterna d’Asti. Vi consiglio di dare un’occhiata al suo sito internet perché è ben articolato, chiaro e fornisce informazioni utili. I suoi vini più conosciuti e premiati dalla famosa guida Bibenda 2023 sono:
Marej Barbera d’Asti Docg Superiore 2020 – 4 grappoli
Pecten Terre Alfieri Docg Arneis 2021 – 4 grappoli
Prasulè Terre Alfieri Docg Arneis 2021 – 4 grappoli
Oltre ai suoi cavalli di battaglia, Enrico Vaudano ha iniziato a produrre dal 2018 un vino rosso 100% Croatina: Il Principato, Cisterna d’Asti DOC Superiore. Nella Boston Matrix (reminiscenza di vecchi corsi di Marketing strategico e business Analisi) potrebbe rappresentare il prodotto Question Mark (sto scherzando). Lo definirei piuttosto come un esperimento. Perché?
Bisogna ammettere che le caratteristiche della Croatina sono un alto grado alcolico e dei tannini ruvidi: lo qualificherei un vitigno scorbutico. È vero che nell’Oltrepò Pavese Bonarda DOC il disciplinare impone la Croatina dall’85 al 100%. Non è così raro trovare vino rosso con 100% di Croatina ma in genere questo vitigno viene inserito in assemblaggio con altre uve. L’Amarone e il Recioto della Valpolicella ne contengono una piccola quantità per esempio.
Ritorniamo al Principato che rispetta altamente il disciplinare della Cisterna d’Asti DOC, richiedendo una composizione ampelografica di Croatina dall’80% al 100%.
Avviando la fermentazione di una piccola quantità d’uva Croatina, Enrico Vaudano ha messo a punto una tecnica di vinificazione particolare per realizzare un vino con caratteristiche organolettiche più complesse.
Dopo la pressatura delle uve appena raccolte, inizia la prima fermentazione di circa 10/12 giorni. Il 30% dell’uva raccolta totale va in surmaturazione (300 chili circa) per 30/34 giorni finché raggiunge il 60% del peso iniziale (ossia una riduzione del 40%).
Segue una seconda fermentazione, mettendo le uva appassite al fondo di una vasca e aggiungendo man mano il vino nuovo della prima fermentazione. Il processo dura circa 2/3 settimane fino alla scomparsa degli zuccheri. Il vino ottenuto viene successivamente affinato per 18 mesi (da gennaio a giugno dell’anno successivo) in una barrique nuova di rovere francese, in una usata e in un tonneau usato da 700 litri per un totale di 1150 litri.
Degustazione
Principato Cisterna d’Asti Doc Superiore 2021
Vitigno: Croatina 100%
Terreno: Sabbioso, calcareo
Esposizione: Sud
Altitudine: 310 slm
Gradazione alcolica: 15,5% vol.
Bottiglia: 75 cl
Esame visivo: rosso rubino carico con qualche riflesso violaceo
Intenso, complesso, qualità: fine
Esame olfattivo: frutta matura intensa: frutti di bosco, ribes neri, lamponi e prugne; delicata e leggera nota vegetale (humus/sottobosco e salvia), speziato: pepe nero e noce moscata
Esame gusto-olfattivo:
Zuccheri: secco
Alcoli: caldo
Polialcoli: abbastanza morbido
Acidi: fresco
Tannini: tannico (quantità dei tannini: densi)
Leggera sensazione di amarezza in bocca
Equilibrio: equilibrato
Intensità: intenso
Persistenza: persistente 7/8 (persistenza aromatica sulla frutta matura, persistenza gustativa sui tannini
Qualità: armonico
Struttura del corpo: di corpo
Stato evolutivo: il 2021 è un vino ancora giovane. Da bere entro 8/10 anni. L’elevata concentrazione di antociani e tannini garantiscono un potenziale di invecchiamento.
Temperatura di servizio: 18/20 °C
(Una temperatura più bassa rischia di aumentare l’astringenza in bocca ma oltre i 20 ° gradi cresce la sensazione calda prodotta dall’alcol).
Si tratta di un vino originale, di nicchia per una festa in famiglia, un vino invernale da abbinare con piatti tradizionali piemontesi come un brasato, lepre o cinghiale al civet, formaggi come la Toma Piemontese, il Castelmagno.