Qualche mese fa ho avuto il piacere di visitare la proprietà e degustare i suoi vini, in particolare i Dolcetto che mi hanno letteralmente conquistata. Ho promesso una verticale (arriverà presto, appena i primi freddi torneranno ad accarezzare il nostro dolce Piemonte) e condividerò allora le mie impressioni più approfondite.

Alta Langa-Gallo 2020 Extra Brut
Nel frattempo, voglio raccontarvi una bottiglia che mi ha colpita subito: Alta Langa Extra Brut 2020.
- Alcol: 13% vol.
- Vitigni: Chardonnay e Pinot Nero
- Colore: giallo paglierino brillante
- Bolle: fini, numerose e persistenti, con una presa di spuma elegante.
Al naso, ecco subito le note fragranti di lieviti, crosta di pane, brioche e burro fuso, seguite da un tocco floreale di sambuco e tiglio. Poi arrivano i frutti croccanti e appena acerbi, come pera e mela verde.
In bocca si presenta fresco, avvolgente e ben strutturato, con una morbidezza sensuale e una piacevole untuosità. Il finale? Sapido, con una sottile e raffinata scia di nocciola tostata.
Un Alta Langa dalla spiccata vocazione gastronomica, ideale su piatti delicati di mare o su antipasti raffinati. La sua eleganza floreale e il finale sapido lo rendono un’espressione “atipica” per la denominazione, con un’impronta quasi francese che potremmo definire tendre, per l’armonia tra acidità e sucrosità. Un vino che coniuga rigore tecnico e piacevolezza immediata.
ps: Prendete un bel calice, versatelo e lasciatevi sorprendere… ma mi raccomando: non fate il gallo della Checca!