La Schiava e il sarcofago:
Il colore?
Il colore rosso porpora scuro del sarcofago di Costantina (metà del IV secolo, Roma, Palazzi Vaticani) potrebbe avvicinarsi al colore di alcuni vini prodotti con la schiava.
Il Tema dionisiaco del sarcofago?
La decorazione, in effetti, è sviluppata sul consueto motivo della vendemmia alludendo al vino eucaristico. Sono scolpiti maestosamente tralci di vite, tozzi puttini, grappoli d’uva pigiati dentro enormi tini.
Ma in realtà il punto comune è il porfido. Questa pietra usata per il sarcofago di Costantina si trova in quantità importante nei suoli dove viene coltivato l’antico vitigno Schiava.
Ma che cosa è il porfido?
Il porfido è una roccia magmatica appartenente alla famiglia delle rocce vulcaniche. Si forma attraverso il raffreddamento lento della lava vulcanica, che dà origine a una struttura cristallina distintiva. Il porfido è una roccia ignea con una tessitura porfirica.
L’influenza del porfido nella degustazione dei vini:
L’influenza del suolo porfirico sui vini italiani può variare a seconda della regione e del vitigno. Il porfido è una roccia ad alto contenuto minerale e i vini provenienti da vigneti con terreni ricchi di porfido possono presentare caratteristiche uniche. Ecco alcuni esempi di vini italiani che provengono da regioni con una significativa influenza del suolo porfirico:
- La regione dell’Alto Adige, che è nota per la varietà dei suoi terroir. Alcuni vigneti di questa regione, in particolare quelli delle sottoregioni di Santa Maddalena, hanno terreni ricchi di porfido. La Schiava è un vitigno a bacca rossa che prospera in questa zona e i vini prodotti da questi vigneti possono mostrare l’influenza del terreno porfirico, con mineralità ed eleganza.
- Trentino: I vini del Teroldego: In Trentino, alcuni vigneti con terreni porfirici producono vini Teroldego. Il Teroldego è un vitigno a bacca rossa che può presentare un carattere ricco e robusto. Il terreno porfirico contribuisce alle note minerali e alla struttura di questi vini.
- Bolgheri (Toscana): Vini Bolgheri Rosso: Bolgheri, situata nella regione costiera della Toscana, è nota per i suoi vini “Super Tuscan”. Sebbene Bolgheri sia più comunemente associato a terreni sabbiosi, alcuni vigneti hanno terreni ricchi di porfido. I vini provenienti da questi vigneti, sia che vengano etichettati come Bolgheri Rosso o che facciano parte di prestigiosi assemblaggi, possono mostrare l’influenza del terroir porfirico.
Gli aromi minerali:
Il porfido è un tipo di terreno che può influenzare il profilo aromatico e gustativo dei vini rossi.
I vini coltivati in terreni ricchi di porfido presentano spesso caratteristiche minerali. Queste note minerali possono variare da quelle di pietra o selce a sfumature minerali più specifiche, che possono includere grafite o ardesia.
Eleganza e finezza: i terreni porfirici sono molto drenanti, il che può portare a uve con sapori concentrati e acidità equilibrata. I vini provenienti da terreni porfirici possono mostrare una certa eleganza, finezza e una struttura nitida.
Degustazione:
Tenuta Nusserhof “ Elda”, Vino Rosso di Heinrich Mayr anno 2017
Uvaggio: 85% Schiava in diverse varietà e 15% di altre varietà autoctone. Età delle viti oltre 100 anni.
Zona:Terreno porfirico nella zona di coltivazione del classico Santa Maddalena.
Vinificazione: Le uve vengono raccolte insieme e fatte fermentare con i lieviti indigeni in vasche d’acciaio per circa 1 mese, segue la fermentazione malolattica e poi il vino riposa in grandi botti di legno da 20 hl per circa 30 mesi. Segue un affinamento in bottiglia di 20 mesi.
La Degustazione:
Esame visivo:Rosso rubino con qualche riflesso granata
Esame olfattivo:Intensità: abbastanza forte
Complessità: complesso
Qualità: fine e variata
I profumi: frutti rossi: amarena, ribes rossi, fragoline, fiori: delicate note di peonia e rosa, speziato: pepe nero, minerale: intense note di grafite al primo impatto.
Zuccheri: secco, Acidi: abbastanza fresco, Alcoli: abbastanza caldo, Tannini:leggeri, Polialcoli: morbido, Sostanza minerale: sapido
Struttura del corpo: media
Vino equilibrato, intenso, persistente di qualità fine.
Stato evolutivo: capacità d’invecchiamento: fino a 5 anni
Armonia: armonico
Temperatura di servizio. 14/16 gradi.
Elda è un vino in perfetta armonia tra le specificità del vitigno la Schiava e il terreno ricco di minerali. È di ottima bevibilità, semplice, immediato. La sua finezza si percepisce nei suoi aromi fruttati e minerali e nella sua struttura. I tannini e l’acidità affiorano con delicatezza nel palato. Si tratta di un vino di nicchia , originale, che possiamo abbinare con un arrosto o un filetto di maiale, o con dei Canederli in brodo.
*Paragonare un bicchiere di Schiava a un sarcofago del IV secolo è forse eccessivo. Ma ammirate la finezza e la magnificenza del sarcofago di porfido rosso e poi sentite la finezza e la freschezza di un sorso di Schiava. Sorprendente perché la bellezza si manifesta nell’eclatante magnificenza o nell’estrema semplicità.