Chiunque assaggi del vino – che sia un semplice consumatore, un degustatore, un amatore o un esperto – scopre o identifica aromi e profumi. Più si assaggiano vini, più si percepiscono note e sapori sempre più complessi. La degustazione è come un allenamento sportivo.
Nel 2014, all’Ospedale Universitario di Besançon, i ricercatori hanno analizzato il modo in cui le sensazioni gustative legate al vino vengono elaborate dal cervello dei sommelier e da quello dei neofiti. La risonanza magnetica ha rivelato, in questi ultimi, una reazione più lenta, più diffusa e più emotiva. Nei sommelier, al contrario, le risposte cerebrali erano più analitiche, condensate in una piccola area e attingevano da una memoria ordinata. Questi due sistemi di pensiero – analitico (“che cos’è?”) ed emotivo (“mi piace o no?”) – coesistono nel nostro cervello.
Ma proviamo ad andare oltre questo esperimento e ad approfondire il tema delle sensazioni olfattive.
Leonardo da Vinci scrisse nel Codex Atlanticus, foglio 543v:
“Il profumo è come un suono, si diffonde nell’aria con un movimento definito, quasi sensuale.”
Seguendo il pensiero di Leonardo da Vinci, la naturale combinazione dei profumi contenuti nei vini è capace di creare una sorta di musica. Ma quale musica? Il neofita o l’esperto sommelier sono in grado di percepirla? E chi dei due è il più capace? Se Leonardo da Vinci aveva intuito questo legame, perché dovremmo sottovalutarlo? Certo, non si tratta di una valutazione “scientifica”, ma piuttosto di una valutazione emotiva. A questo punto, sia il neofita sia l’esperto si trovano sullo stesso piano.
Prendiamo come riferimento “serio” La Traviata, con la famosa aria:
“Libiamo ne’ lieti calici, che la bellezza infiore…”
Verdi ha saputo illustrare musicalmente una gioiosa degustazione di Champagne. Considerando che l’opera fu rappresentata per la prima volta nel 1853 alla Fenice, possiamo ipotizzare che si trattasse di un Champagne Ruinart o di un Veuve Clicquot Rosé, creato nel 1818 dalla “Grande Dame” con l’aggiunta del suo rouge de Bouzy.
Trasponendo il tutto ai giorni nostri, vorrei presentarvi tre degustazioni di vini dell’Azienda Agricola “Le Ragose” ad Arbizzano di Negrar (Verona) e provare, per ognuno, ad abbinarvi una musica anziché un cibo. Per questi tre vini, trovo che il valzer sia un accostamento corretto: sono vini vivaci, intensi e gioiosi, capaci di trasportarti nella bellezza della vita.
Le Ragose – Valpolicella Classico Superiore “Le Sassine” 2020
- Vitigni: 50% Corvina, 15% Corvinone, 15% Rondinella, 20% altri vitigni autorizzati, tra cui vecchi vitigni veronesi riprodotti dalle piante madri presenti nel vigneto.
- Alcol: 14,5% vol.
- Colore: Rosso rubino scuro, profondo, con riflessi granati.
- Intensità aromatica: Intensa.
- Qualità olfattiva: Tipica del Valpolicella.
- Diversità olfattiva: Ricca, si apre durante la degustazione.
- Naso: Aromi immediati e intensi di ciliegie mature e more, humus, rosa, note empireumatiche di nocciole tostate e spezie (pepe e liquirizia), con un tocco balsamico (pino, erbe).
- Caratteristiche gustative:
- Fresco, caldo, rotondo e morbido.
- Corpo di media struttura.
- Tannini vellutati.
- Lunga persistenza nel finale: persistenza aromatica leggermente superiore a quella gustativa (PAI 7).
- Vino espressivo, festoso, quasi carnoso.
- L’alcol rimane “discreto” grazie alla sua bella freschezza e ai suoi tannini vellutati.
- Vino equilibrato e armonioso, di ottima bevibilità.
- Temperatura di servizio: 14/16°C (consigliato l’uso del decanter prima della degustazione).
- Abbinamento musicale: Valzer Vico di Primavera di Johann Strauss
Cabernet Sauvignon Rosso Veronese Le Ragose 2019
- Vitigno: 100% Cabernet Sauvignon.
- Alcol: 14-14,5% vol.
- Colore: Rosso rubino scuro, profondo, con riflessi leggermente granati.
- Intensità olfattiva: Elevata, con una qualità fine ed elegante e una ricca diversità aromatica.
- Naso: Frutti neri (ribes nero e more), note vegetali (foglie e gemme di ribes nero), spezie (pepe nero) e cioccolato fondente.
- Caratteristiche gustative:
- Fresco, con spiccata acidità.
- Tannini stretti.
- Vino generoso, caldo, corposo, moderatamente morbido, con una leggera sensazione sapida nel finale
- Persistenza gustativa (7/8), leggermente superiore a quella aromatica.
- Vino equilibrato, che rispecchia la tipicità del vitigno e del terreno.
- Vino festoso, di ottima bevibilità.
- Consumo: Già pronto da bere, ma con grande potenziale di invecchiamento. L’ho degustato nel 2025 e sembra ancora carico di un’energia viva e intensa.
- Temperatura di servizio: 16°C.
- Abbinamento musicale: Polka Tritsch-Tratsch Strauss

Amarone
Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva 2013 – Marta Galli – Le Ragose
- Vitigni: 50% Corvina, 20% Rondinella, 20% Corvinone, 10% altri vitigni autorizzati.
- Alcol: 16% vol.
- Colore: Rosso rubino con riflessi granati, scuro e profondo.
- Intensità olfattiva: Elevata, qualità elegante e “racé”, con una ricca diversità olfattiva.
- Naso: Amarena sotto spirito, piccoli frutti neri surmaturi, note speziate (pepe e liquirizia), legno leggermente tostato, cuoio, cioccolatini tipo Cuneese al rum o, per i francesi, Forêt Noire.
- Caratteristiche gustative:
- Fresco, con tannini ben integrati e avvolgenti.
- Molto generoso, opulento, potente.
- Persistenza aromatica e gustativa lunga (8/9).
- Vino completo, armonioso e ricco, di ottima bevibilità.
- Non un vino da meditazione, ma un vino per dialogare, scambiare idee e pensieri amichevoli. Un vino divulgativo, empatico, che trasmette gioia. Vino festivo, da gastronomia.
- Consumo: Pronto da bere, ma con grande potenziale di invecchiamento.
- Temperatura di servizio: 16/18°C.
- Abbinamento musicale: Dmitri Shostakovich – Waltz N.2