Moscato d’Asti 2024 Fratelli Rabino Santa Vittoria d’Alba
Alcol. 5% vol.
Qualcuno dirà che è uno spreco usare un Moscato d’Asti, e ancora di più se così buono come questo, per metterci “ a bagno” le fragole della varietà precoce Marimbella. Ma per me l’infusione va fatta non un Moscatino qualsiasi, ma con uno veramente buono. Per tanto ho scelto questo dei Fratelli Rabino di Santa Vittoria d’Alba, ottimi produttori anche di Favorita, Roero, Arneis del Roero, Nebbiolo d’Alba per far diventare les fraises ancora più buone dopo almeno mezza giornata di contatto Fragole-Moscato.
Così me ne sono tenuto da parte un bicchiere e me lo sono proprio goduto.
Colore paglierino di media intensità, ottima presa di spuma, perlage sottile nel mio bicchiere bollicinaro preferito, lo Sparkle del trentino Luca Bini, e un naso che è una fantasmagoria di profumi, quello caratteristico, aromatico del Moscato, poi salvia, pesca, meringa…
La bocca è ancora più godereccia, invitante, avvolgente, con perfetta corrispondenza naso-bocca, gusto cremoso, dolce al punto giusto senza cadere nella stucchevolezza, che ti accarezza il palato.
Un Moscato d’Asti tra i più buoni che conosca, insieme a quelli di Paolo Saracco e alla Galeisa di Romano Dogliotti, una vera delizia che si sposa meravigliosamente su panna cotta, bunet, torta di nocciole e piccola pasticceria.
Abbinamento musicale: Quiet Nights di Diana Krall, sensuale e cremosa, anzi burrosa, anche Lei…