Eh sì, la vita sta diventando sempre più difficile. Il mondo e il tempo atmosferico sono impazziti, non ci sono più le stagioni di una volta. E le donne… le donne sono il sale, il profumo, il motore di ogni uomo, ma ho rinunciato a capirle. Non starò mica diventando misogino come Schopenhauer?
Don’t worry, Franco, perché quando vedi su YouTube la tua pianista del cuore – la francese di Aix-en-Provence, Hélène Grimaud – suonare divinamente Mozart, Brahms, Schumann o Rachmaninov per la millesima volta, oppure guardi Chocolat per inchinarti allo charme francese – anche quello… di Juliette Binoche – ti batte forte il cuore e ti scappa un “Je t’adore” oppure “Je t’aime, bisous”… Cerco allora di vedere la vita in rosa, anzi in rosé.
Ma quale rosé-rosato-cerasuolo stappare in questo sabato 17 maggio a pranzo?
Dommage, je n’ai pas du Tavel, ni du Bandol, ma restando nell’Italia in rosa, cosa scegliere tra un Rosé di Franz Maas, un Nebbiolo rosato di Laura Carmina, alias Tenuta Muscazega in Gallura (autrice delle bellissime etichette anche del suo Vermentino e, incredibile ma vero, di due Nebbiolo)?
Ho goduto in rosa – bollicine, però – con l’ottimo Franciacorta Brut Rosé 2019 Le Quattro Terre, dégorgement 6/24, di Giorgio Vezzoli.
Perlage finissimo nel bicchiere Sparkle inventato dal mio amico Luca Bini, patron della Casa del Vino di Isera, terra di trentino Marzemino…
Colore rosa scarico, cipria più che buccia di cipolla.
Naso delicato, elegante, cremoso, con note di agrumi e lamponi in evidenza; largo, pieno, succoso, carnoso – direi proprio sensuale – con un dosaggio ben calibrato (bravo Giorgio Vezzoli!) di 5 grammi/litro. Persistenza lunga e una rara capacità di abbinarsi a salumi misti (coppa, salame, pancetta, mortadella, prosciutto crudo), a una tuma piemontese e – incredibile – a delle fragole piccole, profumatissime e gustose, dono del mio ex vicino Simone, che ha fatto tanto per me quando ero nella “cacca” e che ogni tanto passa a trovarmi portandomi vere delicatessen.

foto ziliani
Ma non divaghiamo, e torniamo al nostro Testarossa Rosato Terre Aquilane...
Ricordo, ne avevo scritto anni fa, battendogli le mani, sul mio amato wine blog d’antan, Vino al Vino (titolo del meraviglioso libro di Mario Soldati)… Ricordavo che fosse un rosato top, ma accidenti che gioia trovarlo, anni dopo, il 17/05/2025, ancora più buono, trascinante, emozionante!
Il colore, corallo, carapace di scampo o gambero, succo di lampone, luminoso, brillante, è uno spettacolo che non finiresti mai di ammirare. Come adori e ti metti in ginocchio, per quanto è brava, davanti agli articoli-poemi-poesie-rêveries enoiche della mia padrona di casa, l’elegante, colta, raffinata Borgognona di nascita, Madame Valérie Humbert, di cui sono…
Naso “lamponoso”, carezzevole, sensuale come un total body massage Thai ben fatto, con tanto di musica new age, mix di oli essenziali… o come l’abbraccio della mia adorata ex moglie Eliana P., che amo e amerò in eterno.
Bocca larga, piena, succosa, con un bel gioco dolce/salato, la giusta acidità che dà slancio e profondità al bicchiere (ovviamente di Riedel, distribuito dalla G. Distribuzione di tale A. G. a Barbaresco – produce anche costosissimi Barolo e Barbaresco, Sauvignon, Chardonnay, che vi suggerisco di non comprare, preferendo invece vini molto più buoni, di Giuseppe Mascarello (Monprivato, my wine love!), Bruno Giacosa, Roberto Voerzio, Fabio Alessandria Barolo Monvigliero, alias Comm. G. B. Burlotto, Elio Grasso, Maria Teresa Mascarello, Enzo Brezza, i Fratelli Cavallotto, Gagliasso, Aurelio Settimo, Vietti, Sobrero, o il Barolo Ravera e la Nascetta di Valter Fissore e Nadia Gogno, o ancora Davide Rosso – Azienda Giovanni Rosso – e Sergio Germano…).
Grandissimo Cerasuolo – pardon, Rosato Terre Aquilane – che abbinerete a un brodetto di pesce, gamberi rossi di Mazara del Vallo, un bel risotto con limone o pesce, dell’ottimo e simpatico Ristorante Il Carroponte, del sommelier Oscar Mazzoleni, a Bergamo. È Ambasciata Krug, ha una carta dei vini fornitissima ed è soprattutto frequentato da clienti di tutto il mondo e belle donne, a iniziare dalla sua compagna Silvia e da Lady Eleganza, ovvero la giovane, sexy Viorica, la responsabile della comunicazione e “piatto forte” del ristorante…
A quale musica abbinare questo rosato abruzzese?
Troppo facile – l’ho già fatto – chiamare in causa La vie en rose cantata e ballata da Grace Jones (video su Youtube).
Potrei, allora, dirvi il doppio CD 50 Chansons Françaises, che ha deliziato la serata di sabato 17 maggio.
Oppure Viva la Vida dei Coldplay.
Ma la soluzione vincente è il Live from Cuba con i Simply Red! Trascinante come questo rosato!
Cheers, salute, santé!