Franciacorta brut Nature Blanc de Blancs – Azienda Agricola Cavalleri Erbusco BS
Da quanti anni (ho perso ormai il conto…) conosco questa che, indubbiamente, è una delle 5/10 migliori aziende agricole di quella zona che si estende tra il Monte Orfano e il Lago di Iseo?
Facendo qualche conto, sono scarso in matematica, direi dal 1982, quando, collaboratore della Gazzetta di Parma dal 1981 (anno in cui morì mio padre Giambattista, il 7 giugno, e iniziai a collaborare con Il Giornale e con il Maestro Indro Montanelli) andai a intervistare il mio coetaneo e grande Maurizio Zanella a Cà del Bosco!Errore! Maurizio e anche Mattia Vezzola (Bellavista ora Azienda Agricola Costaripa a Moniga del Garda). Li avevo conosciuti nel 1987, quando curai la Lombardia per la prima edizione della guida Vini d’Italia pubblicata dal Gambero Rosso Editore, con Stefano Bonilli (pace all’anima sua) responsabile insieme a Daniele Cernilli alias Doctor Wine.
Conobbi Maurizio e sempre a Erbusco il responsabile commerciale di Cavalleri, il “compagno” Aldo Pagnoni, Giovanni, Giulia Cavalleri. Quanti ricordi incancellabili!
Quante visite in cantina, viaggi a Bordeaux per il Salone Vinexpo, visite al Golf Club di cui Giovanni era presidente. Un vero signore, proprio come Paolo Rabotti, sua moglie Paola Rovetta, la signora Barzanò Barboglio, la mamma di Lucia (sorella di Giulio e proprietaria de Il Mosnel), il mio omonimo Franco Ziliani Chapeau!!!, che nel 1961 produsse, reduce dagli studi di enologia ad Alba, le prime “bollicine”, di “spumante” (un rosé!) che poi sarebbe stato chiamato Franciacorta...
E come dimenticare i genitori di Maurizio, Albano e Anna Maria Clementi, e Tiziana (una delle più belle donne che abbia mai conosciuto)?
Quella era la Franciacorta che più ho amato, Consorzio DOCG fondato nel 1990, la Franciacorta cantata dal mio carissimo collega (purtroppo scomparso troppo giovane, Franz, ti voglio bene!) Francesco Arrigoni, dove in cucina, al Volto a Iseo, poi alle Maschere, poi alla Dispensa Pane e Vino, c’era uno degli allievi prediletti dal Maestro Gualtiero Marchesi (prima volta da lui a Milano, nel suo locale storico in via Bonvesin della Riva, nel 1982, raviolo aperto e altri capolavori…da uomo di grande cultura, prima che Grande Chef, il primo 3 stelle italiano!

Cavalleri Franciacorta Brut Nature Blanc de Blancs foto Ziliani
C’era l’amico indimenticabile Vittorio “Vito” Fusari! Così, la scorsa settimana, per celebrare, ricordare e piangere (ho la lacrima facile) mi sono stappato questo Brut Nature Blanc de Blancs, 133501 bottiglie prodotte. Chardonnay 100%, fermentazione in acciaio e botte grande, tiraggio aprile 2021, dégorgement inverno 2023/24, vino biologico e azienda agricola aderente alla FIVI! Provo a raccontarvelo…
Ampia presa di spuma nel grande calice inventato dal Re degli enologi Donato Lanati, Studio Enosis ora Cascina Meraviglia in Monferrato, braccio destra Dora Marchi.
Perlage finissimo e continuo, colore paglierino/oro brillante e luminoso, naso complesso, ricco, cremoso, elegantissimo e fine, note di agrumi, fiori gialli, pan brioche, meringa, crosta di pane appena sformata…E che meraviglia una volta “calato” il vino, tout doucement, svp.. en bouche!
Bocca larga, piena, cremosa, setosa, avvolgente, acidità calibrata che spinge e dà profondità…
Persistenza aromatica lunghissima, perfetta armonia e piacevolezza, ancora giovanissimo, mica come il sottoscritto. Ma siamo sicuri che sto bevendo uno dei migliori Franciacorta e non uno Champagne? Mica uno Champagne qualsiasi, ma uno di Pol Roger, Deutz, Jacquesson, Philipponnat, Ruinart, Billecart Salmon, Roederer, Palmer, Piper-Heidsieck, Charles Heidsieck, Fourny, Alexandre Bonnet ecc.
A cosa abbinarlo?
A tutto! Pesce ovviamente, crostacei, capesante, gamberi rossi, scampi, huîtres, vongole, cozze, ma anche carni bianche, a una faraona (pintade), quaglie, poularde de Bresse.
À votre santé, alla vostra salute e viva la Franciacorta “petite Champagne italienne””!
Abbinamento musicale: Fantasia per violino e pianoforte D934 di Franz Schubert.