Degustando, anzi bevendo tra Langhe e Roero.Sono monotono, monotemaico, forse prevedibile, ma cosa volete farci, io quando stappo vino, cosa che accade quasi tutti i giorni, preferisco, anzi, adoro, andare in Piemonte.
Nell’astigiano, nel Monferrato, a Caluso per il suo Erbaluce, nel Tortonese per il fantastico Timorasso ma poi finisco inevitabilmente, lo faccio da 43 anni, dal 1982 (amore a prima vista, coup de foudre…) per dirigermi in provincia di Cuneo. Ci vado per inebriarmi di Barolo (il vino che amo di più, il Re dei vini), Barbera d’Alba, Dolcetto (d’Alba, di Ovada, di Diano d’Alba, di Dogliani), Freisa Langhe, Roero e Barbaresco. E da questo vinoso “cul de sac”non esco!
Tra i miei ultimi assaggi mi ha un po’ deluso il Langhe Rosato/Rosé (mettiamoci d’accordo, non siamo in France, chiamiamolo in italiano!) 2024 del gentile e simpatico Marco Porello, che ha la sua azienda agricola nella capitale del Roero, Canale D’Alba (dove ha il suo ristorante, L’Enoteca Regionale del Roero – tel.0173.978.228-il grande Chef Davide Palluda) dove trovate Cà Rossa, La Cornarea, Tonino Deltetto, Angelo Negro, ecc. Un vino che non mi ha convinto per niente, primo perché leggermente pétillant (Stile Blangé di Ceretto?) e poi troppo ruffiano, piacione, molle, alla fine troppo noioso per i miei gusti.
Nell’astigiano, nel Monferrato, a Caluso per il suo Erbaluce, nel Tortonese per il fantastico Timorasso ma poi finisco inevitabilmente, lo faccio da 43 anni, dal 1982 (amore a prima vista, coup de foudre…) per dirigermi in provincia di Cuneo. Ci vado per inebriarmi di Barolo (il vino che amo di più, il Re dei vini), Barbera d’Alba, Dolcetto (d’Alba, di Ovada, di Diano d’Alba, di Dogliani), Freisa Langhe, Roero e Barbaresco. E da questo vinoso “cul de sac”non esco!
Tra i miei ultimi assaggi mi ha un po’ deluso il Langhe Rosato/Rosé (mettiamoci d’accordo, non siamo in France, chiamiamolo in italiano!) 2024 del gentile e simpatico Marco Porello, che ha la sua azienda agricola nella capitale del Roero, Canale D’Alba (dove ha il suo ristorante, L’Enoteca Regionale del Roero – tel.0173.978.228-il grande Chef Davide Palluda) dove trovate Cà Rossa, La Cornarea, Tonino Deltetto, Angelo Negro, ecc. Un vino che non mi ha convinto per niente, primo perché leggermente pétillant (Stile Blangé di Ceretto?) e poi troppo ruffiano, piacione, molle, alla fine troppo noioso per i miei gusti.

Rosato Langhe – 2024 Porello – Foto ziliani
Il colore era bello, cipria, buccia di cipolla. I profumi molto simpatici, direi accattivanti, pompelmo rosa, arancia rossa sanguinella, bella acidità che parte bene poi cade, perché zuccherosa tipo zucchero filante…
Ma accidenti, amiche mie, amici rosatisti, che cosa chiedete a un vino rosato?
Di accompagnare in ogni stagione i piatti, grazie alla sua versatilità, giocando sulla temperatura, fresca ma non ghiacciata, di farsi bere, o di compiacere i gusti, molto esigenti, di un certo Franco Ziliani?