Champagne Cuvée de Saignée Rosélie Brut Nature 2022 Roger Coulon
Dégorgement luglio 2022
5044 bottiglie prodotte.
Da vecchie viti poste nel villaggio di Vrigny nel grand Est de la Marne, uno Champagne, 100% da uve Meunier, capace di abbracciarti e metterti perfettamente a tuo agio. L’ho riassaggiato in questi giorni, dopo averne scritto anni fa sul mio blog bollicinaro Lemillebolleblog, ricavando la stessa identica gamma di emozioni d’antan. E ricordando una sera a Reims, quando ebbi come compagni di tavola Isabelle e Éric Coulon e Bruno Paillard, impeccabilmente elegante con il suo blazer blu.Uno Champagne da abbinare a preparazioni a base di salmone, ma soprattutto come ha voluto insistere Madame Coulon in una telefonata che le ho fatto, ricordando quella cena, aragosta, in francese langouste. E io aggiungerei anche gamberi rossi di Mazzara e scampi.

Splendido il colore, succo di lampone selvatico, bella presa di spuma, perlage sottile nel bicchiere Sparkle di Luca Bini, e un naso setoso, cremoso, dolce, invitante, direi quasi sexy come l’ineffabile Juliette Binoche in Chocolat o la mia pianista del cuore, la provenzale (nata ad Aix en Provence) Hélène Grimaud. Un trionfo di fragoline di bosco, lampone, un tocco di meringa con panna, un accenno appena foxy.
La bocca è morbida (la morbidezza è la caratteristica peculiare del Meunier), femminile, perfettamente rotonda e invita a bere golosamente. Ti accarezza dolcemente e ti racconta di un mondo felice senza conflitti dove tutto, per dirla come Charles Baudelaire, è “luxe, calme et volupté”.
La persistenza aromatica, la caudalie, come dicono in France, è molto lunga.
Il nome Rosélie, difatti, si riferisce a questa persistenza ed è una sintesi tra rosé (la tipologia del vino) e caudalie.
Uno Champagne stupendo, fino a poco tempo fa importato da Umberto Cosmo, produttore di Prosecco Docg in quel di Valdobbiadene e importatore di bollicine, Champagne e non solo.
Abbinamento musicale: French fries & Champagne di Hot Sardines